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1972 - I mezzi da me impiegati ...

ANTONIO SCACCABAROZZI

Centro d’Arte SANTELMO – SALO’ (I)

09-09 / 29-09-1972

 

 I mezzi da me impiegati da qualche anno, sono:

1)   la macchina da scrivere, dove l'operazione avviene sulla carta mediante pressione di un tasto (punto) a secco ripetuto e controllato, fino ad ottenere una superficie leggermente in rilievo costituita da puntini.

2)   elementi cilindrici organizzati in gruppi, di direzioni diverse, con base inserita ·in un piano-supporto in modo tale che facciano corpo con esso e seguentemente dipinti con colore alla nitro.

3)   tondatura da fustella, su tela dipinta a colore acrilico, con parti sollevate dei punti fustellati.

L'impiego di tali mezzi, mi pare si adatti alla necessità di avere il controllo diretto sull' operazione, che da attività mentale diviene attività fisica, poi risultato poetico.
Persistendo nell'idea di intervenire personalmente sulla materia e dopo avere scelto materiali idonei e possibili, il potenziale fantastico, acquista un significato solo attraverso il rinnovo di un sistema (principio fondamentale) che indichi la soluzione migliore per concludere l'opera. è tramite questo sistema, che si stabilisce oggettivamente
un contatto con essa, mezzo per il quale operatore e fruitore trovano un punto comune come stimolo alla propria sensibilità.

La scelta iniziale del rilievo, cosa in effetti irrisoria, non è fine a se stessa: è utilizzata per rendere una visualizzazione dello spazio, organizzato attraverso la necessaria relazione fra gli elementi, i quali nel caso della tondatura aggiungono un leggero fenomeno di mobilità all'interno della struttura, che si verifica qualora l'osservatore sposta iI punto di visione.

antonio scaccabarozzi 1972