• 2011 - Alfabeti della Mente, Galleria P420 Arte Contemporanea, Bologna

"La scelta del punto come elemento poco esteso, soddisfa alla necessità di situarlo isolato nel campo. La sua forma circolare gli conferisce una natura anonima, neutra, aperta in tutte le direzioni alla relazione con altri punti che denotano il valore strutturale spazio-distanza che li tiene in tensione.

Il tipo di organizzazione (schema), determina: le distanze, l'ordine di disposizione dei singoli punti, dei gruppi, le grandezze, i colori.

I modi organizzativi di questi lavori, son diretti a distinguere le verticali dalle orizzontali con i punti che le sottintendono. Uno di questi modi, è la distinzione operata sulle diverse grandezze nel caso del mono-colore, ma solitamente preferisco diminuire il colore stesso a toni e semitoni, da un massimo a un minimo aggiungendo il bianco.

[ ... ] Il carattere di segnale che il punto ha nel mio lavoro, lo rivela come entità inscindibile dal colore e viene utilizzato senza presupposti soggettivi, simbolici o allusivo-naturalisti- ci, né in fondo oggettivi riferiti a condizioni psicologiche o cromatologiche.

Viene utilizzato per quello che è, cioè, materia prima grezza.

[ ... ] L'impiego di tali mezzi, mi pare si adatti alla necessità di avere il controllo diretto sull'operazione, che da attività mentale diviene attività fisica, poi risultato poetico."

 

Antonio Scaccabarozzi, da Colore, Premio Silvestro Lega, 1976 e dal testo a catalogo per la mostra presso Galleria Santelmo, Salò, 1972.

Informazioni aggiuntive

  • Museo/Galleria: Galleria P420 Arte Contemporanea, Bologna
  • Periodo: Ottobre 2011
  • Artisti: Irma Blank, Dadamaino, Hanne darboven, Mirta Dermisache, Leòn FerrRI, Marcia Hafif, Anna Maria Maiolino, Edda Renouf, antonio Scaccabarozzi, Jan Schoonhoven