2006 - Alcune domande di Natascia Rouchota ad Antonio Scaccabarozzi

ANTONIO SCACCABAROZZI - POLIETILENE

House of art - Ceske Budejovice

21-09 / 21-10 2006

 

Alcune domande di Natascia Rouchotà ad Antonio Scaccabarozzi

 

 N.R.     Il titolo di questa mostra è ‘Polietilene’ ci puoi spiegare ?

 A.S.     Quando ho scoperto questo materiale Polietilene, ho subito intuito che possedeva numerose caratteristiche che corrispondevano alle mie aspirazioni di lavorare sulla trasparenza, sulla leggerezza, duttilità, instabilità ecc. Infatti il materiale si rivelò perfetto.

Ho voluto questo titolo, perché nella mostra riesco ad esporre quasi tutto un periodo, che si è compiuto, perciò mi è sembrato giusto rendere omaggio a questo materiale.

 

N.R.     E’ per questo che in mostra presenti solo lavori che vanno dal 1997 al 2004 ?

 A.S.     Si, aspettavo che si presentasse l’opportunità di avere a disposizione uno spazio museale abbastanza grande per presentare le fasi più significative dei lavori di Polietilene, dall’inizio fino alla loro conclusione avvenuta nel 2004. Anno in cui la scultrice Barbora Blahutova parlò del mio lavoro al direttore Michal Skoda, che m’invitò poi a realizzare la mostra al Düm Umenì per quest’anno.

 

N.R.   La tua opera è apparentemente astratta, nel senso che non riproduce un’immagine già conosciuta. Tu come ti definisci ?

 A.S.     Ma appunto per questo, io mi definirei casomai un realista, dato che non riproduco un’immagine conosciuta nella realtà che ci circonda, ma produco un’immagine sconosciuta della realtà, dalla quale dare avvio a un’avventura conoscitiva.

 

N.R.     Quali sono gli artisti a cui ti sei riferito nell’arco del tuo percorso artistico ? E per quale motivo ?

 A.S.     Direi ; Piero della Francesca, Vermeer, Cezanne, Mondrian, Morandi, Yves Klein, Dan Flavin, Karl Andre, Gianni Colombo. Il motivo, non saprei, è solo l’intuizione che qualcosa di loro m’appartenga.

 

N.R.     Cosa diresti a qualcuno per aiutarlo a capire la tua opera ?

 A.S.     Direi di seguire il procedimento usuale di fronte a un oggetto d’arte. Quello di capire e dare senso a ciò che vediamo, attraverso una lettura attenta, raccogliendo più dati possibili, anche quelli apparentemente banali come; il titolo, la data, le dimensioni, il materiale usato, come è stato usato, perché, ecc. Tutte queste informazioni che l’opera concede alla lettura, danno già un quadro significativo del pensiero dell’artista, che indica a quali livelli ci vuole portare.